Véronique Nichanian lascia Hermès dopo 37 anni: fine di un’era per il menswear e nuove sfide per il colosso del lusso

autore Redazione

Dopo trentasette anni alla guida creativa della moda uomo di Hermès, Véronique Nichanian annuncia il suo addio alla maison francese. La stilista, entrata nel gruppo nel 1988 su chiamata di Jean-Louis Dumas, presenterà la sua ultima collezione nel gennaio 2026, in occasione della Paris Men’s Fashion Week. La notizia segna la fine di una delle collaborazioni più stabili e redditizie dell’intero comparto del lusso europeo.


Un pilastro di equilibrio tra artigianato e redditività

Nichanian ha rappresentato per decenni il punto di incontro tra tradizione e profitto, due concetti raramente conciliabili nel fashion system contemporaneo. Sotto la sua direzione, la linea maschile di Hermès ha saputo crescere in modo costante, rafforzando il margine operativo del gruppo e consolidando l’immagine di un brand capace di unire raffinatezza artigianale e solidità finanziaria.

Ogni collezione firmata dalla designer ha contribuito a mantenere l’identità discreta ma potente di Hermès, offrendo ai clienti un lusso riconoscibile ma mai ostentato. Un equilibrio che ha sostenuto i risultati economici dell’azienda anche nei periodi di maggiore turbolenza del mercato.


Impatto economico e valore del brand

L’uscita di Nichanian arriva in un momento di forte concorrenza nel settore del lusso, con le principali maison impegnate a rinnovare la propria immagine per conquistare le nuove generazioni. Hermès, che nel 2024 ha superato i 13 miliardi di euro di fatturato, dovrà ora gestire una transizione creativa senza compromettere la propria reputazione di eccellenza e continuità.

Gli analisti vedono nella partenza della designer una potenziale sfida gestionale: la stabilità artistica di Hermès è sempre stata un fattore chiave nel mantenere alta la redditività per azione e la fiducia degli investitori. La nomina del nuovo direttore creativo, non ancora annunciata, sarà dunque decisiva per garantire continuità all’identità maschile della maison.


Continuità o rinnovamento? Le strategie future

Hermès dovrà decidere se proseguire lungo il solco della sobrietà sartoriale tracciato da Nichanian o se puntare su un profilo più contemporaneo per attrarre un pubblico giovane. Il marchio ha sempre evitato i cambi di rotta radicali, preferendo un’evoluzione lenta ma costante. Tuttavia, il contesto competitivo – guidato da gruppi come LVMH, Kering e Prada – spinge verso un rinnovamento anche nel linguaggio estetico.

Dal punto di vista economico, una nuova direzione creativa potrebbe comportare un temporaneo riposizionamento delle collezioni uomo, ma anche nuove opportunità di crescita nei mercati asiatici e statunitensi, dove la domanda di abbigliamento maschile di lusso è in forte aumento.


Un’eredità difficile da eguagliare

A 71 anni, Véronique Nichanian lascia un patrimonio stilistico e gestionale unico: quasi quattro decenni di coerenza estetica, un rapporto diretto con gli artigiani e una visione incentrata sulla qualità come valore economico. La sua uscita chiude uno dei capitoli più lunghi e profittevoli della storia del prêt-à-porter maschile francese.

Hermès si prepara così ad affrontare una fase di transizione strategica, in cui creatività e risultati finanziari dovranno ancora una volta procedere di pari passo.

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