Nel cuore del Tecnopolo Tiburtino, a Roma, è in costruzione la Space Smart Factory, il più avanzato stabilimento europeo per la produzione di satelliti di piccole e medie dimensioni. I lavori sono partiti nel 2024 e procedono secondo i tempi previsti: la fase di collaudo e avvio operativo è programmata per la fine del 2025.
Il sito è destinato a diventare un punto di riferimento per l’intera industria spaziale italiana e per il network europeo delle nuove costellazioni a bassa orbita.
Un progetto firmato Thales Alenia Space Italia
L’iniziativa è guidata da Thales Alenia Space Italia, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), due colossi dell’aerospazio europeo. La società, con sede a Torino e sedi operative a Roma e L’Aquila, rappresenta uno dei pilastri industriali del comparto spaziale nazionale.
L’impianto romano sarà dedicato alla produzione in serie di satelliti, integrando tecnologie digitali, robotica e sistemi automatizzati per l’assemblaggio e il test.
Dimensioni e capacità produttiva
La fabbrica coprirà oltre 21.000 metri quadrati, con 5.000 metri di camere pulite destinate al montaggio dei moduli orbitali. A pieno regime potrà realizzare fino a 100 satelliti l’anno, un traguardo che porterebbe l’Italia tra i primi Paesi in Europa per capacità di produzione spaziale.
Le linee saranno completamente digitalizzate: ogni fase, dal design al collaudo, sarà tracciata da sistemi intelligenti per garantire precisione e riduzione dei costi.
Investimenti e fondi pubblici
L’investimento complessivo supera i 100 milioni di euro, coperti da risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fondi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e capitali privati di Thales e Leonardo.
Lo stabilimento rientra nella strategia del governo per rafforzare la sovranità tecnologica europea, sviluppando capacità produttive autonome nel campo dei satelliti per comunicazioni, difesa e osservazione terrestre.
Ricadute economiche e occupazionali
L’apertura della Space Smart Factory porterà centinaia di nuovi posti di lavoro qualificati, tra ingegneri, tecnici e ricercatori. L’indotto coinvolgerà oltre 150 imprese italiane della filiera aerospaziale, in gran parte PMI specializzate in componentistica, materiali e software.
Roma, grazie al Tecnopolo Tiburtino, punta così a diventare un vero hub del New Space italiano ed europeo.
Verso la nuova generazione di costellazioni italiane
I primi satelliti prodotti nella Space Smart Factory saranno destinati a costellazioni in orbita bassa (LEO) per telecomunicazioni, monitoraggio ambientale e sicurezza. Il sito avrà un ruolo centrale anche nei programmi europei promossi da ESA e Commissione UE per la creazione di reti satellitari continentali.
Quando sarà pienamente operativa
Inizio costruzione: 2024
Fine lavori e collaudo: autunno 2025
Avvio operativo: entro dicembre 2025
Primi satelliti completati: nel corso del 2026
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