Reggio Calabria, 25enne arrestata per duplice infanticidio

autore Redazione

La scoperta shock a Pellaro

Una tragedia ha sconvolto la comunità di Pellaro, frazione di Reggio Calabria, dove una giovane donna di 25 anni è stata arrestata con l’accusa di duplice infanticidio. I corpi di due neonati sono stati trovati nascosti nell’armadio della sua abitazione, avvolti in lenzuola e coperte. Il ritrovamento è avvenuto dopo che i genitori della ragazza, insospettiti da un forte odore proveniente dalla stanza, hanno deciso di controllare personalmente.

Le indagini e le accuse

Le indagini coordinate dalla Procura di Reggio Calabria hanno ricostruito una vicenda agghiacciante. Gli accertamenti medico-legali hanno confermato che i bambini erano nati vivi e poi soffocati poco dopo il parto. I fatti risalirebbero a luglio 2024, ma la giovane ha mantenuto il segreto per mesi, fino all’intervento delle forze dell’ordine.

La 25enne è ora accusata di omicidio volontario plurimo e occultamento di cadavere. Gli investigatori stanno verificando anche la possibile presenza di un terzo neonato, nato in precedenza e mai registrato all’anagrafe. Le ricerche si concentrano in un terreno vicino alla casa di famiglia, dove si sospetta possa trovarsi un ulteriore corpo.

Il ruolo del fidanzato e gli sviluppi

Nel corso dell’inchiesta è stato iscritto nel registro degli indagati anche il fidanzato della donna, accusato di favoreggiamento personale. Secondo gli inquirenti avrebbe fornito dichiarazioni contrastanti per coprire la compagna.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto per la 25enne la custodia ai domiciliari con braccialetto elettronico, mentre proseguono gli accertamenti su messaggi, visite mediche e testimonianze.

Una comunità sconvolta

L’intera comunità reggina è sotto shock. Gli abitanti di Pellaro parlano di una ragazza riservata, descritta come “silenziosa e introversa”, che non aveva mai lasciato intendere nulla. L’episodio riaccende il dibattito sul sostegno psicologico e sociale alle donne in difficoltà, soprattutto nei casi di maternità non riconosciuta o nascosta.

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