LETTOMANOPPELLO (PESCARA) — Tragedia nel primo pomeriggio di oggi, 9 ottobre 2025. Una donna di 66 anni, Clelia Mancino, è stata uccisa a colpi di pistola dal suo ex marito, Antonio Mancini, 70 anni. L’uomo l’ha raggiunta davanti alla sua abitazione e, dopo una lite scoppiata per motivi personali, ha aperto il fuoco con un’arma legalmente detenuta. I colpi l’hanno ferita mortalmente, rendendo inutili i soccorsi del 118. Dopo il delitto, Mancini è fuggito in auto fino a Turrivalignani, dove ha fatto irruzione in un bar, seminando il panico tra i presenti e sparando ancora alcuni colpi, fortunatamente senza ferire nessuno. Circondato dai carabinieri, è stato infine arrestato.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Pescara, puntano a chiarire la dinamica e i motivi del gesto. I due ex coniugi si erano separati da tempo, ma i rapporti erano rimasti tesi. Secondo quanto emerge dalle prime testimonianze, non risultano denunce formali per violenze pregresse, anche se in paese si parlava di discussioni frequenti e di un clima di forte tensione negli ultimi mesi. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore della vittima per capire se l’incontro di oggi fosse stato concordato o casuale.
La comunità di Lettomanoppello è sconvolta. In un paese di poche migliaia di abitanti, la notizia ha colpito tutti. Il sindaco ha espresso cordoglio alla famiglia e ha invitato a non ignorare i segnali di violenza domestica, anche quando non sfociano in denunce. “È un dramma che ci obbliga a riflettere — ha dichiarato —: nessuna donna dovrebbe sentirsi sola o senza protezione.” Un altro femminicidio che riaccende il tema della prevenzione e dell’ascolto, troppo spesso mancato, prima che la violenza esploda in tragedia.
Hai qualche idea?
Condividi la tua reazione o lascia una risposta rapida: ci piacerebbe sapere cosa ne pensi!