Tragedia sul lavoro a Mugnano di Napoli, dove un operaio di 63 anni, Nicola De Fenza, ha perso la vita dopo essere precipitato dal tetto di un capannone industriale. L’incidente è avvenuto nella mattinata di venerdì 17 ottobre, durante alcuni interventi di manutenzione sull’edificio.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava sistemando un lucernario quando avrebbe perso l’equilibrio, cadendo da un’altezza di circa sette metri. I colleghi hanno immediatamente chiamato i soccorsi e l’operaio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate.
Indagini in corso sulla sicurezza del cantiere
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Giugliano in Campania e il personale dell’Asl Napoli 2 Nord, per i rilievi tecnici e la verifica delle condizioni di sicurezza del sito di lavoro. La Procura di Napoli Nord ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità e violazioni delle norme antinfortunistiche.
Gli inquirenti stanno ricostruendo ogni dettaglio dell’accaduto, a partire dall’assenza o meno di dispositivi di protezione individuale, fino all’idoneità strutturale del capannone.
La vittima e il cordoglio dei colleghi
Nicola De Fenza, originario di Pozzuoli, era un operaio esperto con una lunga carriera alle spalle. I colleghi e gli amici lo ricordano come una persona affidabile e appassionata del proprio lavoro. “Una tragedia che poteva essere evitata”, hanno dichiarato i sindacati locali, chiedendo maggiori controlli nei cantieri e interventi urgenti per contrastare il fenomeno delle morti bianche.
L’allarme sulle morti sul lavoro
Solo negli ultimi mesi, la Campania ha registrato diversi incidenti simili, soprattutto in piccoli cantieri o in capannoni riconvertiti, dove spesso mancano adeguate misure di sicurezza. Il caso di Mugnano riaccende il dibattito sulla prevenzione degli infortuni e sulla necessità di una cultura della sicurezza più radicata tra imprese e lavoratori.
Immagine di repertorio
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