Nel cuore del Giappone, l’autunno si apre con una tradizione tanto antica quanto affascinante: l’asta dei pregiati funghi matsutake. A Tanba-Sasayama, nella prefettura di Hyōgo, il profumo della foresta si è trasformato in un evento di lusso. Nei giorni scorsi, un lotto di otto funghi dal peso complessivo di 263,5 grammi è stato battuto per 850 mila yen, pari a circa 4.850–5.000 euro. A spuntarla è stato il rinomato ryokan Kinmata, uno dei più antichi ristoranti-locanda del Kansai, noto per la sua cucina tradizionale d’eccellenza.
Il sapore del lusso: i matsutake all’asta in Giappone
I matsutake sono tra i prodotti più rari e costosi della gastronomia nipponica. Crescono solo in condizioni naturali molto specifiche, ai piedi dei pini rossi (akamatsu), e non possono essere coltivati. Il loro aroma intenso e speziato, unito alla scarsità, li rende un simbolo di prestigio e di buon auspicio per l’autunno. Ogni anno, le prime aste stagionali attirano ristoratori, collezionisti e appassionati, pronti a contendersi i migliori esemplari.
La sfida tra i ristoratori
L’asta si è svolta l’8 ottobre 2025 al Tanba-Sasayama Ichiba Market, uno dei mercati più rinomati per la qualità dei prodotti di montagna. La competizione tra i compratori è stata accesa, con rilanci serrati fino al prezzo finale di 850.000 yen. Il ryokan Kinmata, vincendo la gara, ha confermato il proprio impegno nel valorizzare gli ingredienti stagionali più autentici, offrendo ai suoi ospiti piatti che incarnano la vera essenza dell’autunno giapponese.
Un mercato di lusso che resiste
Malgrado il calo dei raccolti dovuto ai cambiamenti climatici e alla progressiva riduzione delle foreste di pino, il mercato dei matsutake continua a prosperare. I primi funghi della stagione, considerati portafortuna, vengono tradizionalmente battuti all’asta a prezzi elevatissimi. Il valore pagato quest’anno — circa 3.200 euro ogni 100 grammi — è tra i più alti degli ultimi anni, a dimostrazione della vitalità di un settore che fonde agricoltura, cultura e turismo gastronomico.
Il valore culturale di un fungo raro
Oltre al suo valore economico, il matsutake rappresenta un patrimonio culturale. La sua raccolta, limitata a poche settimane, è un rito che coinvolge intere comunità locali, scandendo l’inizio della stagione autunnale. Per il Kinmata e per i suoi clienti, gustare questi funghi sarà più di un’esperienza culinaria: un viaggio nella tradizione, nella natura e nell’anima del Giappone più autentico.
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