È stato fermato Franco Ramponi, 65 anni, l’ultimo dei tre fratelli coinvolti nella drammatica esplosione del casolare di Castel d’Azzano, in provincia di Verona. La deflagrazione, avvenuta durante un’operazione di sgombero disposta dal tribunale, ha provocato la morte di tre carabinieri e il ferimento di oltre dieci persone tra militari, agenti e vigili del fuoco.
Ramponi è stato rintracciato in un terreno agricolo poco distante dal luogo dell’incidente e si è arreso senza opporre resistenza. I suoi familiari, già fermati nelle ore successive alla tragedia, sono ora sotto interrogatorio per chiarire le dinamiche che hanno portato alla deflagrazione.
Chi sono i fratelli Ramponi
I protagonisti della vicenda sono Franco (65 anni), Dino (63) e Maria Luisa (59) Ramponi, originari della zona di Castel d’Azzano. I tre gestivano da anni un piccolo appezzamento di terra e vivevano nel casolare di famiglia, divenuto oggetto di una lunga disputa ereditaria e debitoria.
Nel tempo la situazione economica si era aggravata: l’immobile era stato pignorato e messo all’asta, ma i fratelli avevano continuato a viverci rifiutando ogni ordine di rilascio. Negli ultimi mesi la loro opposizione era diventata sempre più radicale e ostile alle istituzioni, con minacce e tentativi di intimidazione verso chiunque cercasse di far rispettare il provvedimento.
Gli inquirenti descrivono i tre come persone isolate e diffidenti, convinte di subire un’ingiustizia e decise a difendere “la casa di famiglia” a ogni costo.
I precedenti tentativi di sgombero
Il casolare era già stato oggetto di diversi tentativi di sgombero nel corso del 2024. Il primo accesso, nell’autunno, era stato sospeso quando i fratelli avevano aperto bombole di gas e minacciato di provocare un’esplosione. Le forze dell’ordine avevano scelto di rinviare l’intervento per tutelare la sicurezza degli operatori.
Un secondo tentativo, a novembre dello stesso anno, si era concluso allo stesso modo: i tre avevano barricato gli ingressi e minacciato gesti estremi. Di fronte al rischio di una tragedia, l’autorità giudiziaria aveva deciso di sospendere l’azione.
L’intervento di ottobre 2025, pianificato con un ampio dispiegamento di militari e vigili del fuoco, era stato organizzato proprio per evitare nuovi incidenti. Tuttavia, pochi istanti dopo l’ingresso nel casolare, è avvenuta la devastante esplosione che ha distrutto completamente l’edificio.
Hai qualche idea?
Condividi la tua reazione o lascia una risposta rapida: ci piacerebbe sapere cosa ne pensi!
1 Commento
[…] AGGIORNAMENTO: Fermato l’ultimo fratello dopo l’esplosione del casolare di Verona […]