Il centrosinistra mantiene saldamente la guida della Toscana: Eugenio Giani è stato riconfermato presidente con il 53,9% dei voti alle elezioni regionali del 12-13 ottobre. Il suo principale avversario, Alessandro Tomasi del centrodestra, si ferma al 40,9%, mentre Antonella Bundu, candidata di Toscana Rossa, ottiene il 5,1%, senza riuscire a superare lo sbarramento necessario per entrare in Consiglio regionale.
La conferma di Giani rappresenta una continuità politica significativa in una regione tradizionalmente considerata “rossa”, ma non mancano elementi di novità che potrebbero influenzare il panorama politico locale nei prossimi anni.
Affluenza in calo: una questione da affrontare
Il dato più preoccupante, secondo gli analisti, riguarda l’affluenza: solo il 47,73% degli aventi diritto si è recato alle urne, il valore più basso mai registrato in Toscana per un’elezione regionale. Nel 2020, invece, aveva votato il 62,6% degli elettori. Il calo di partecipazione rappresenta un campanello d’allarme per le istituzioni e per le forze politiche, che dovranno capire come coinvolgere nuovamente i cittadini nei processi elettorali.
Il quadro dei partiti
Il centrosinistra si conferma compatto grazie al sostegno di PD, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle, Casa Riformista e alcune liste civiche locali. Il Partito Democratico resta il pilastro della coalizione con circa il 34,4% dei voti, seguito da Casa Riformista (8,8%) e AVS (6,97%).
Il centrodestra, invece, vede una ristrutturazione interna: Fratelli d’Italia cresce fino al 26,8%, diventando la principale forza dell’opposizione, mentre la Lega crolla al 4,38%, perdendo gran parte del consenso rispetto al 2020. Forza Italia si attesta al 6,16%, completando il quadro della coalizione guidata da Tomasi.
Analisi del risultato
Giani consolida la sua posizione e il centrosinistra ottiene un margine di circa 13 punti percentuali su Tomasi, un risultato che conferma il predominio storico della coalizione in Toscana. Tuttavia, il calo dell’affluenza e le variazioni nelle percentuali dei partiti di opposizione suggeriscono che il panorama politico regionale è in movimento: Fratelli d’Italia si afferma come forza emergente, mentre la Lega subisce un vero e proprio tracollo.
Nonostante Toscana Rossa abbia ottenuto un buon risultato personale con Bundu, la lista non entrerà in Consiglio regionale, evidenziando le difficoltà per le forze minori di superare la soglia di sbarramento e incidere nella vita politica regionale.
Le prospettive per la Toscana
Con la rielezione di Giani, la Toscana mantiene la continuità amministrativa. Le sfide future riguarderanno soprattutto la partecipazione civica e l’attenzione ai temi sociali, economici e ambientali, fondamentali per una regione storicamente impegnata su queste direttrici.
L’opposizione dovrà ora ripensare strategie e messaggi per le prossime elezioni comunali e politiche, cercando di capitalizzare il consenso crescente verso Fratelli d’Italia e di recuperare consensi persi dalla Lega.
In sintesi: le elezioni regionali 2025 confermano il centrosinistra in Toscana, ma segnano anche un cambiamento nel panorama politico regionale, tra nuove forze emergenti e il calo della partecipazione, un dato che tutti i partiti dovranno tenere in considerazione.
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