Tragedia nella mattinata di oggi, sabato 11 ottobre 2025, a Mirandola, in provincia di Modena. Un uomo di 86 anni ha ucciso la moglie di 89, gravemente malata, e poi si è tolto la vita gettandosi dal balcone della propria abitazione. Una vicenda drammatica che ha sconvolto la comunità locale, abituata alla quiete di un piccolo centro della Bassa modenese.
Il dramma in via San Faustino
L’allarme è scattato poco dopo le 8:15 del mattino, quando alcuni residenti di via San Faustino, una zona tranquilla a ridosso del centro, hanno udito un tonfo provenire dal cortile di una palazzina al civico 29. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 e i carabinieri della stazione di Mirandola, che hanno trovato l’uomo ormai privo di vita sul marciapiede.
Saliti nell’appartamento al terzo piano, gli agenti hanno scoperto il corpo della moglie, riverso sul letto. Dalle prime ricostruzioni, l’anziano l’avrebbe strangolata con le proprie mani o con una corda, per poi togliersi la vita gettandosi nel vuoto. Non sono stati trovati segni di colluttazione o tentativi di difesa, e tutto lascia pensare a un gesto premeditato.
Le vittime: una coppia anziana e molto unita
Secondo quanto riportato da fonti locali, le vittime sarebbero Giuseppe Campi, 86 anni, e Fedora Pedrazzi, 89 anni. I due erano sposati da decenni e vivevano soli nell’appartamento di via San Faustino. La donna soffriva da tempo di demenza senile e si trovava in condizioni di salute molto precarie, tanto che il marito si occupava di lei quotidianamente.
Chi li conosceva li descrive come una coppia affiatata e tranquilla. Nessun litigio, nessun problema economico. Solo la fatica e la disperazione di chi assiste da anni un coniuge gravemente malato. Una delle ipotesi più accreditate è che l’uomo, sopraffatto dalla malattia della moglie e dal peso dell’assistenza, abbia deciso di compiere un gesto estremo per “mettere fine alle sofferenze”.
Indagini in corso e prime ipotesi
Sul caso indagano i carabinieri di Mirandola, coordinati dalla Procura di Modena, che al momento esclude l’intervento di terze persone. L’appartamento è stato posto sotto sequestro e i corpi sono stati trasferiti all’obitorio per gli esami medico-legali.
Gli investigatori stanno ricostruendo con precisione le ultime ore della coppia: pare che l’uomo avesse lasciato alcune parole scritte in un foglio, forse una lettera di addio, in cui spiegava la decisione come un “atto d’amore”. Non sono ancora stati diffusi i contenuti del messaggio.
Una comunità sotto shock
La notizia si è rapidamente diffusa a Mirandola, dove molti conoscevano la coppia. “Erano persone gentili, sempre insieme. È una tragedia che ci lascia senza parole”, ha dichiarato un vicino intervistato da una tv locale.
Il sindaco di Mirandola ha espresso cordoglio a nome dell’amministrazione comunale, sottolineando la necessità di “rafforzare il sostegno alle famiglie che vivono situazioni di fragilità, spesso nell’ombra”.
Un dramma della solitudine
Quello di Mirandola è purtroppo l’ennesimo episodio di omicidio-suicidio tra anziani, un fenomeno che in Italia si ripete con crescente frequenza e che spesso coinvolge coppie segnate da malattie croniche, isolamento e mancanza di assistenza. Secondo le statistiche, in oltre il 70% dei casi si tratta di uomini che decidono di uccidere la moglie malata e poi togliersi la vita.
Gli esperti ricordano che si tratta di tragedie complesse, in cui il confine tra pietà, disperazione e depressione è sottile. “Dietro questi gesti ci sono quasi sempre anni di fatica e un profondo senso di impotenza”, spiega uno psicologo dell’Ausl di Modena.
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