Durante la grande parata militare tenutasi ieri a Pyongyang, in occasione dell’80° anniversario del Partito dei Lavoratori, la Corea del Nord ha svelato un nuovo missile intercontinentale che, secondo i media di Stato, rappresenta “il sistema d’arma strategico più potente” mai costruito dal Paese. Alla cerimonia, trasmessa in diretta dalla televisione nazionale, il leader Kim Jong Un ha assistito affiancato dai vertici dell’esercito e da delegazioni provenienti da Russia e Cina, a testimonianza del rinnovato asse politico e militare con i due alleati.
Il missile, denominato Hwasong-20, è stato presentato come una risposta diretta alle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud e come simbolo della piena autosufficienza militare del regime. Kim ha ribadito che la Corea del Nord continuerà a “rafforzare la propria deterrenza nucleare finché le minacce esterne non saranno eliminate”.
Un messaggio strategico al mondo
La tempistica della parata non è casuale: avviene in un momento di forti tensioni nella penisola coreana e di crescente competizione tra blocchi geopolitici.
Mostrare un nuovo missile capace – almeno teoricamente – di raggiungere il territorio americano serve a rafforzare la posizione negoziale di Pyongyang e a riaffermare il suo ruolo come potenza nucleare a tutti gli effetti.
Gli analisti internazionali restano cauti: non ci sono prove che il Hwasong-20 sia già stato testato in volo, ma la semplice presentazione pubblica di un simile vettore indica un significativo avanzamento tecnologico rispetto ai modelli precedenti, come l’Hwasong-15 e l’Hwasong-17.
Scheda tecnica del missile Hwasong-20
Secondo le immagini e le analisi indipendenti, l’Hwasong-20 mostra caratteristiche che lo rendono tra i missili più sofisticati mai prodotti in Corea del Nord.
Ecco le principali specifiche tecniche note o stimate:
Lunghezza: tra 23 e 26 metri
Diametro: circa 2,5 metri
Peso totale: oltre 70 tonnellate
Tipo di propellente: combustibile solido multistadio, che consente un lancio rapido e minore vulnerabilità a un attacco preventivo
Veicolo di lancio (TEL): piattaforma mobile a 11 assi, capace di muoversi su terreni complessi
Sistema di guida: inerziale con sensori ottici, per una maggiore precisione nella fase terminale
Struttura del veicolo di rientro: materiali compositi ad alta resistenza termica, per sopportare temperature fino a 7.000°C
Spinta del motore: circa 2.000 kN
Portata stimata: 12.000–15.000 km, teoricamente sufficiente per colpire l’intero territorio statunitense o l’Europa occidentale
Carico utile: singola testata nucleare superiore a 1 megatone, o potenziale configurazione MIRV (più testate indipendenti)
Nonostante le specifiche impressionanti, non sono stati effettuati test di volo completi, e quindi le prestazioni operative restano da confermare. L’Hwasong-20 potrebbe dunque essere un prototipo dimostrativo, utile a consolidare l’immagine di forza del regime più che a garantire un’immediata capacità d’attacco.
Reazioni internazionali
Dopo la parata, Washington, Seul e Tokyo hanno espresso forte preoccupazione, definendo la nuova arma “una minaccia per la stabilità globale”. Gli Stati Uniti hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, mentre il governo sudcoreano ha avviato esercitazioni militari straordinarie congiunte con le forze americane.
La Cina ha mantenuto una posizione più prudente, invitando tutte le parti “alla moderazione e al dialogo”. Tuttavia, la presenza di delegati russi e cinesi alla cerimonia ha sottolineato come Pyongyang stia cercando di capitalizzare la divisione internazionale per rafforzare le proprie alleanze strategiche.
L’apparizione del nuovo Hwasong-20 non è solo una dimostrazione militare, ma un messaggio politico di resistenza e di potenza indirizzato al mondo intero. Anche se restano dubbi sulla reale efficacia del vettore, la Corea del Nord conferma la propria volontà di portare avanti il programma nucleare senza compromessi, sfidando le sanzioni e riaffermando il ruolo centrale di Kim Jong Un sulla scena internazionale.
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